Mons. Tommaso Antonio Gigli
Mons. Tommaso Antonio Gigli nato in Grottole il 30 Marzo 1772. Entrò a far parte dei Francescani Minori Conventuali nel convento di San Lorenzo Maggiore di Napoli, dove in austera e quieta solitudine, compì i primi studi. Trasferitosi a Roma, si laureò in Utroque Iure presso l’Università “La Sapienza”. Soppressi gli ordini religiosi nel 1809, fu ospitato da Mons. De Cesare presso il Seminario di Potenza, dove insegnò Filosofia. Nella stessa città lucana fu Reggente del Convento di San Francesco. Ripristinato l’ordine e riaperti i Monasteri, nel 1819 tornò in San Lorenzo Maggiore, dove, nel 1824, fu prima nominato Padre Guardiano, esaminatore Prosinodale del1a Diocesi di Napoli, membro del Collegio dei Teologi, Padre Provinciale (1829). L’anno 1832 fu ordinato Vescovo, dal cardinale Odescalchi, ed assegnato alla Diocesi di Muro Lucano dal giorno 08.07.1832. Fra le tante opere compiute dalla sua benevolenza, merita una citazione particolare la fondazione dell’Ospedale Diocesano, che dotò di rendita propria. Il Vescovo fu ricordato dai cronisti suoi contemporanei come una persona semplice, mite e frugale, un vero esempio di frate-vescovo, alla guida della Diocesi di Muro per ben 27 anni, l’unica guidata in tutto il suo apostolato terreno. Pastore attento all’esigenze delle sue anime, dedicò la parte del suo operato ai più poveri ed agli emarginati della società. Scrisse un volume intitolato “Istituzioni di Logica e Metafisica “, stampato in Napoli l’anno 1827. Nel 1841, tenne un Sinodo in Diocesi, i cui decreti, raccolti in un volume, furono stampati nel 1832 presso al tipografia di Gaetano Reale. Nel 1858, ormai anziano e non più lucido di mente, lasciò la cattedra vescovile e si ritirò in Barra, una frazione di Napoli, nel Monastero dei Padri Conventuali. Morì nel 1865 in Portici, all’età di 93 anni, povero come prescriveva la regola del frate d’Assisi. Fu sepolto nel Cimitero di San Giovanni a Teduccio (NA), a spesa del suo nipote Giovanni Andreucci, Arciprete della Chiesa Collegiale dei Santi Luca e Giuliano in Grottole (MT), che gli fece erigere una tomba in marmo. A Grottole gli è stata intitolata una strada nel centro storico, nei pressi di San Nicola.
Foto della strada intitolata a Mons. Tommaso Antonio Gigli
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