Parco Letterario Carlo Levi – Aliano ( MT )

Pubblicato da: lamaxph Categoria: Arte Cultura e Spettacolo, Notizie dal Mondo tag: , , , , Commenti: 0 Data di pubblicazione: 9 Settembre 2012

Parco Letterario Carlo Levi – Aliano ( MT )

Parco Letterario Carlo Levi - Aliano ( MT )
L’idea del Parco Letterario Calvo Levi nasce dallo stretto rapporto tra opera – il celebre Cristo si è Fermato a Eboli – e i luoghi. Luoghi che il libro descrive e il parco riunisce e organizza in una suggestiva proposta di visita. Ne è centro Aliano ( Gagliano nel libro ), piccolo paese con poco più di 1000 abitanti, racchiuso tra il fiume Sauro e il fiume Agri a un centinaio di chilometri da Matera. Levi fu confinato allea metà degli anni trenta per ragioni politiche e ne percorse le strade, ne incontrò gli abitanti, ne scopri e amò la cultura.Sulle sue tracce e sulla scia delle evocazioni letterarie si muovono gli itinerari del parco.Punto di partenza è la casa in cui lo scrittore visse,studiò,  dipinse ,spoglia come allora ma avvolta nella magia del ricordo.Poi il paese,antico per origini ,passato a partir dal medioevo, da un feudo all’altro, da un signore all’altro ma immobile nella dimensione rurale che Levi raccontò.
“….spalancai una porta-finestra,mi affacciai ad un balcone, dalla pericolante ringhiera settecentesca di ferro e, venendo dall’ombra dell’interno,rimasi quasi accecato dall’improvviso biancore abbagliante.Sotto di me c’era il burrone; davanti l’infinita distesa delle argille aride,senza un segno di vita umana,ondulanti nel sole  a perdita di occhio,fin dove ,lontanissime parevano sciogliersi nel cielo bianco.”
Se come Levi ci affacciamo oggi a una qualunque finestra di legno da una delle case di pietra del  paese, ai nostri occhi si apre lo stesso panorama infinito di valli e colline bianche incise da calanchi, in un’atmosfera ora dolomitica ora lunare. E ancora, Aliano è isolato tra le creste dei suoi burroni,inespugnabile,misterioso e severo visto dalla valle,nel cuore di un paesaggio cosi suggestivo che si stenta a staccarsene.Tra i vicoli del nucleo storico si vedono le magiche facciate delle case di cui parla Levi: piccole finestre con occhi maligni sormontano archi immensi come bocche,dando agli edifici un espressione grottesca,orrida,interrogativa,che riporta al mondo misterioso dei mostri e delle mitiche creature della fantasia.

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